VISTA, SPORT E SOLE

Tempo di Olimpiadi a Rio de Janeiro: vi partecipano i migliori atleti del mondo.

Uno dei requisiti più importanti per chi fa sport è avere un’ottima vista perchè, grazie ad essa, vengono inviate al cervello le informazioni sulla posizione del corpo, sull’ambiente e gli oggetti che lo circondano. In tal modo è possibile assumere la posizione più idonea, concentrarsi sugli oggetti fissi e in movimento, mettere a fuoco, indirizzare le varie parti del corpo, attivare la concentrazione. Ogni difetto visivo o dei movimenti dei muscoli oculari si ripercuote negativamente su postura, equilibrio, coordinazione, movimenti, peggiorando la performance sportiva.

Se l’atleta ha un difetto visivo (miopia, ipermetropia, astigmatismo) può usare gli occhiali, che però possono essere d’impaccio nell’attività fisica o addirittura pericolosi. Le lenti a contatto morbide sono una buona soluzione, danno sicurezza e aumentano il campo visivo. Ma non sono esenti dal rischio di provocare infezioni e allergie all’occhio.

La maggior parte degli atleti che hanno un difetto visivo si affida alla correzione definitiva con il laser, per cui affronterà la PRK se il difetto è lieve (asportazione dell’epitelio superficiale della cornea) o la LASIK, se il difetto è più grave (incisione di un lembo superficiale corneale e asportazione di parte dello stroma centrale). Negli ultimi anni si è affermato l’uso del Femtolaser, velocissimo e precisissimo, che riesce a scolpire un lenticolo all’interno dello spessore corneale, che viene poi asportato senza grosse incisioni e senza asportare l’epitelio superficiale. Ciò garantisce minori fastidi e recupero più veloce.

campriani_UITSAnche la motilità oculare deve essere perfetta negli atleti: pensate a coloro che mirano (arco, armi) e che guardano di sbieco o occludendo un occhio. E pensate a quanto è importante vedere bene i colori, non avere occhi arrossati e lacrimosi o troppo secchi, avere un buon campo visivo periferico, non essere abbagliati dai fari, mantenere un buon visus anche se cala la luce, non vedere doppio, mettere a fuoco a varie distanze…..

 

A volte sono gli occhi che manifestano il primo segnale di gioia dopo aver vinto una medaglia: piangono mentre la bocca ride….oppure piangono perchè non è stato raggiunto l’obiettivo (ma l’importante è essersi impegnati!!).

 

federica-pellegrini_650x435C’è però anche chi usa sempre gli occhiali, in questo caso protettivi: i nuotatori. Vai Federica Pellegrini!

O chi deve proteggersi dal sole , dalle luci, dal vento e allora ricorre a occhiali da sole in modo da evitare un’ustione a livello corneale oppure retinico (penso che alla latitudine di Rio le radiazioni ultraviolette siano più intense). Da evitare le lenti blu (perchè non assorbono le UVA), mentre sono più adatte le grigie (più adatte ai riflessi degli specchi d’acqua).

 

getimageAnche le lenti gialle o rosa non hanno efficacia protettiva tant’è che sono consigliate alle persone con cataratta o maculopatia, cioè che hanno bisogno di una lente che faccia entrare più luce. Le lenti verdi sono più utili a chi guida e passa repentinamente dalla luce naturale a quella artificiale di una galleria. Anche le fotocromatiche sono adatte a chi passa dall’ombra alla luce e viceversa.

Quelle polarizzate eliminano l’abbagliamento dei riflessi del sole sulle superfici.

Le lenti alla melanina garantiscono una miglior percezione dei colori.

Quelle equalizzatrici aumentano il contrasto (ad esempio permettono allo sciatore di vedere meglio le cunette).

Quelle a specchio riducono in modo significativo la forte intensità dei raggi solari, ma riducono anche la profondità di campo.

Ci sono poi le lenti a gradiente di colore, sfumate, più scure in alto e più chiare in basso.

Normalmente chi usa le lenti a contatto ha maggior necessità di portare gli occhiali da sole.

L’importante è chiedere all’ottico di provare, in ambiente esterno, vari occhiali con lenti grigie, marroni o verdi e verificare quale lente dà la miglior visione. E inoltre farsi consigliare la potenza del filtro antisolare a seconda dell’uso che vogliamo farne (un conto è usare l’occhiale per passeggiare in città, un conto è usarlo su una barca o in un ghiacciaio).

Anche i bambini possono averne bisogno: in tal caso sono preferibili occhiali e lenti infrangibili, atossici, sempre marchiati UE.