Il paziente: “Dottore, è da un pò di tempo che faccio fatica a leggere. Sa dirmi cosa mi succede?”
Io: “Quanti anni ha?”
Il paziente: “Ho 45 anni.”
Io: “Stia tranquillo, è una situazione normale, comune alla sua età. Si tratta di PRESBIOPIA”
Normalmente fra i 40 e i 50 anni viene meno il potere di accomodazione, cioè la capacità di mettere a fuoco le cose vicine. In condizioni normali il nostro occhio è in grado di vedere nitide le cose lontane, quelle a distanza intermedia (pochi metri) e quelle vicine (a meno di 1 metro): questo è possibile perché il cristallino (lente trasparente biconvessa) varia il suo spessore. Intorno alla mezza età questa capacità si indebolisce e gli oggetti vicini non sono più a fuoco.
L’unico rimedio è dato dall’uso di occhiali ingrandenti, da usare solo per guardare da vicino. Sono state messe a punto anche delle lenti a contatto ad hoc, mentre gli interventi chirurgici non sempre garantiscono un risultato sicuro. Chi ha un difetto di ipermetropia o di astigmatismo ipermetropico sente prima questo problema, mentre chi è miope o astigmatico miopico lo sente dopo o si toglie l’occhiale per vedere da vicino. Possono essere sufficienti gli occhiali economici da banco se gli occhi sono uguali, ma la qualità delle lenti è scadente. Inoltre è consigliata la visita dall’oculista perché intorno alla mezza età possono comparire altre patologie. Sarebbe un pò come farsi misurare la pressione arteriosa e non farsi visitare il cuore.