Martina, friulana di 17 anni, affetta da albinismo, e Chiara, trentina di 26 anni, affetta da glaucoma, hanno partecipato alle Paralimpiadi cinesi. Si sono impegnate nelle gare di discesa e di slalom, guidate da un atleta vedente che le precedeva e che, attraverso gli auricolari, le avvisava delle curve, dei paletti, degli ostacoli. Hanno gustato lo sci e la neve come pochi altri. Amano le sfide, meglio se sono difficili, quasi impossibili. Praticano anche l’arrampicata su roccia. Martina, che è impegnata anche nello studio scolastico, soffre di fotofobia intensa, ma ama la neve e il sole. La sua guida è Ylenia, di Tarvisio, che non conosceva lo sport paralimpico e che da quando ha conosciuto Martina si è completamente dedicata a questa nuova passione, vivendo in simbiosi con lei.
La guida di Chiara è Fabrizio, grazie al quale si è innamorata della neve, sulla quale ha trovato la libertà. A differenza di Martina, ipovedente dalla nascita, lei ha perso la vista a 18 anni e, solo dopo aver accettato la sua disabilità, ha capito che poteva diventare un’atleta.
“Sentire l’aria sul viso data dalla velocità e percepire i cambi di pendenza grazie ai comandi della guida e alla sensibilità dei piedi è incredibilmente bello!”
Martina vede praticamente solo le figure grandi, ma sfocate, Chiara vede come attraverso un piccolissimo foro, circondato dal nero assoluto.
Amano lo sci, la montagna, la neve come pochi altri.