BINOMIO SPORT E VISTA

A tu per tu con la triatleta vicentina Martina Dogana

Nello sport tutto il corpo è impegnato per dare una prestazione soddisfacente, che sarà massima e prestigiosa in chi, come l’atleta che intervisterò, ha fatto dello sport la sua professione, mentre sarà limitata ma comunque salutare in chi, come il sottoscritto, si impegna a ributtare la pallina da tennis o a scendere con gli sci senza cadere, gustandosi il panorama. Scherzi a parte, lo sport fa bene a tutti, comunque lo si pratichi, purché ognuno abbia il senso dei propri limiti e soddisfi le proprie esigenze.

E nel praticare lo sport un ruolo fondamentale lo esercita la vista, che ci orienta nello spazio, ci fa calcolare le distanze, ci avvisa degli ostacoli, ci mostra l’obiettivo, ci fa vedere chi ci è davanti e chi ci sta dietro, mantiene l’equilibrio e la postura, percepisce il movimento, mette a fuoco nelle condizioni ambientali più disparate, etc.

Certo cosa diversa è mirare ad un obiettivo (ad esempio il tiro con l’arco) o correre tenendo d’occhio la pista o evitare un ostacolo. In ogni caso, è utile fare affidamento ad una buona vista!

Con enorme piacere ho avuto l’onore di fare due chiacchiere con Martina Dogana, triatleta italiana con un palmares che tutti invidiano, anche chi sportivo non lo è. Solare, entusiasta e con una grande passione per lo sport che rappresenta la sua ragione di vita! Atleta da 10 e lode ma, e lo diciamo con il sorriso, con un lieve difetto di vista che però non le impedisce di svolgere a livello professionistico la sua attività sportiva.

 

IL TUO DIFETTO DI VISTA MONOCULARE TI HA MAI CREATO PROBLEMI O SENSO DI INFERIORITÀ? Forse da piccolina, quando dovevo portare gli occhiali con una lente oscurata o una benda sull’occhio “sano” per cercare di recuperare…e un pò mi prendevano in giro!

HAI MAI AVUTO L’IMPRESSIONE CHE TI MANCASSE IL SENSO DELLA PROFONDITA’ O DELLA VISIONE IN RILIEVO? No, probabilmente perché non ho un difetto grave.

HAI MAI PENSATO AD UNA CORREZIONE CHIRURGICA? Non ancora, il mio oculista mi ha sempre consigliato di aspettare fino a che questo difetto non mi crei problemi o dolori, es. emicranie.

USI LENTI A CONTATTO? Mai, nonostante da un occhio mi manchino 2-3 diottrie.

TI È MAI CAPITATO DI AVERE UN PICCOLO TRAUMA O CONGIUNTIVITE ALL’OCCHIO BUONO, TALE DA FARTI USARE SOLO L’OCCHIO PIÙ DEBOLE? Sì, frequentando molto le piscine mi è successo, ma non mi ha mai causato forti problemi.

IN QUALE DISCIPLINA (CORSA, NUOTO, BIKE) TI HA CREATO PIÙ PROBLEMI? In nessuna. Forse in bici da strada dovrei provare ad usare una lente a contatto per una visione più precisa.

QUANDO NON GAREGGI, USI OCCHIALI? No. Finché andavo a scuola e studiavo all’Università usavo gli occhiali, anche per guardare la tv, ora non li uso mai (forse perché non studio più!!).

CONOSCI ATLETI CON DIFETTI DI VISTA PEGGIORI DEL TUO? COSA PENSI DEGLI ATLETI IPOVEDENTI? Conosco tanti atleti che portano gli occhiali e tanti che si sono fatti operare. Rispetto molto gli atleti ipovedenti che sono capaci di prestazioni di livello assoluto.

IN QUESTI ANNI L’OCCHIO DEBOLE HA RECUPERATO IL VISUS COME L’ALTRO? No, non ho recuperato al 100%. L’occhio è ancora miope.

NON PENSI CHE SE USASSI LA CORREZIONE SULL’OCCHIO DEBOLE POTRESTI MIGLIORARE LE TUE PERFORMANCE SPORTIVE? Lo sai Angelo, non ci ho mai pensato e devo dire che mi hai dato una bella idea, ci provo quanto prima!!!

L’incontro con Martina ci ha dimostrato come un difetto di vista, pur lieve, creava un certo imbarazzo ma non tale da impedire lo svolgimento di un’attività sportiva. Se però Martina avesse praticato un’attività lavorativa diversa (che includeva, ad esempio, l’uso continuo del pc) si sarebbe resa conto che usare gli occhiali avrebbe creato maggior comfort e minor stanchezza visiva. Non possiamo definire Martina una paziente modello!!! Il suo fisico superallenato e in ottima salute, la sua vita all’aria aperta e il suo carattere volitivo hanno, di fatto, superato il suo piccolo handicap visivo.

Mi permetto comunque di consigliare a Martina (e penso che anche il suo oculista sarebbe d’accordo) di riprendere l’uso degli occhiali quando è impegnata nella lettura o al pc o quando guida in situazioni di scarsa luminosità o quando si reca a teatro o a qualche conferenza con proiezione di diapositive. Starà sicuramente meglio, più riposata e pronta a nuovi traguardi sportivi.