Finalmente una bella notizia…..dietro alla quale sta un progresso medico eccezionale

Ci riempie il cuore leggere notizie come questa pubblicata dal Giornale di Vicenza a pochi giorni dal Capodanno.

VI PARLO DI CATARATTA CONGENITA

Nel secolo scorso era difficile decidere di operare di cataratta un neonato, perché non si era certi del successo dell’operazione. Ora, con le nuove tecniche operatorie, è più fattibile, anche se è ancora complicato e per nulla semplice. Noi siamo abituati a considerare l’intervento di cataratta come una banale routine, come un piccolo intervento ambulatoriale, senza ricovero (40 anni fa il paziente stava a letto per 5 giorni). In realtà, l’intervento è fatto da una serie di passaggi molto precisi, eseguiti al microscopio, che vanno a buon fine per la bravura dell’operatore, dei suoi assistenti e anche del paziente. Tuttavia l’operazione su un adulto può essere rinviata, non è urgente, perché comunque non si compromette il recupero visivo se si aspetta un po’. L’occhio adulto, infatti, ha raggiunto la sua maturità e la mantiene, anche se la cataratta gli impedisce di vedere.

Cosa diversa è l’occhio del neonato, che deve imparare a vedere; ma se la visione è ostacolata da una cataratta, la retina non viene stimolata dalla luce e dalle immagini e rimane cieco. Ecco quindi la necessità di intervenire presto, per rimuovere l’ostacolo cataratta e per permettere ai raggi visivi di stimolare la retina. Tolto il cristallino opaco, bisogna correggere il difetto che rimane (una dozzina di diottrie) mediante lente a contatto o mediante inserimento di un cristallino artificiale, che però dovrà essere sostituito periodicamente perché l’occhio cresce, aumenta le sue dimensioni e quindi varia la quantità delle diottrie.

L’intervento quindi che è stato eseguito a Vicenza è solo il primo passo di un percorso lungo, che si propone di monitorare per anni l’evoluzione dell’occhio operato, che ha una visione meno nitida dell’occhio sano. Nell’adulto, invece, si eseguono alcuni controlli nel primo mese post-intervento, e poi solo se intervengono cambiamenti.

Le cause più frequenti  che provocano la cataratta congenita sono la rosolia, contratta dalla madre in gravidanza (per fortuna le ragazze vengono vaccinate), o altre malattie in gravidanza (farmaci, raggi X, scompensi diabetici), oppure anomalie genetiche (Down) o la prematurità. La cataratta può essere unilaterale (e quindi l’occhio colpito può diventare strabico)o bilaterale. Al centro della pupilla nera può evidenziarsi un riflesso bianco (leucocoria), visibile alla luce diurna o di una lampadina. Nel caso di una fotografia fatta col flash, l’occhio ammalato non ha un riflesso rosso normale, ma scuro. Se tutti e due gli occhi sono affetti, essi possono avere movimenti rapidi, chiamati nistagmo. Da tutto quanto si è detto, appare evidente che è fondamentale la diagnosi precoce: prima si interviene, migliore sarà il recupero visivo.